LA VITA È QUELLA COSA CHE CAPITA QUANDO NON PRESTI ATTENZIONE

"Ho una sfilza di note sul cellulare di argomenti che vorrei trattare, sia sul blog che sul mio account Instagram, eppure ogni volta che apro quelle note mi blocco e non so come iniziare. Cosa scrivere, come approcciare il discorso. Se sono la persona giusta per farlo, se è giusto condividere alcune cose così personali di me stessa, sebbene sappia che là fuori ci sono persone che leggendole potrebbero non sentirsi più sole e così facendo creare una rete che più che di collegamento sia di salvataggio, di ancoraggio. Di coraggio. Di sostegno.

Nella mia mente è tutto così facile, nella pratica le dita si bloccano sulla tastiera. Ho paura di espormi e di scoprire il fianco. Ho paura di essere categorizzata e di non essere capita. Ho paura di scoprirmi, di rimanere indifesa, di rimanere bloccata, di essere compatita, di essere ignorata.

Mentre scrivo questo post è la festa della mamma, ho già consegnato alla mia il suo splendido mazzo di peonie bianche e rosa colte dal giardino dei miei suoceri, che posso dire essere un po' anche mio, oramai, e che custodisco con grande cura. Scrivo iniziando a sentire i crampetti del ciclo approcciare, in attesa delle mestruazioni e della serie di emozioni di impotenza, incazzatura, delusione, tristezza e rassegnazione che proverò nei prossimi giorni. Per poi tornare nuovamente a sperare, come succede ogni mese da ben oltre un anno ormai.

Questo è quanto. Chi segue la mia vita su Instagram saprà che il 2020 è stato un anno terribile per me, colmo di attacchi d'ansia e giorni molto tristi. Ma non ho mai spiegato cosa c'era davvero dietro e non è facile farlo neanche adesso, ad essere sincera. Pronunciare certe parole, o persino scriverle, mi provoca emozioni dolorose e negative. Tanto che apro e chiudo questo post da settimane e scrivo una piccola frase alla volta e non ho idea di come intitolare questa cosa o se mai la pubblicherò. Se mai troverò il coraggio di aprirmi così tanto su piattaforme pubbliche."


I'm back, back again...

Torno così sul blog, con un flusso di coscienza scritto ormai quasi 2 anni fa, nel punto psicologicamente più basso e profondo mai toccato. Stavo tanto male, tanto da non riuscire neanche a mettere nero su bianco ciò che succedeva, mentre ora so benissimo di cosa si trattava e non ho più vergogna nell'esternarlo: difficoltà a concepire, infertilità primaria. Non riuscivo a rimanere incinta, per quanto mi sforzassi e facessi tutto ciò che era necessario, tra diete detox, esercizio fisico, tracciamento dell'ovulazione e rapporti mirati, relax, yoga, positive mindset... Niente, per un anno e mezzo ho sofferto come un cane, e con me anche il mio compagno.

Poi sono arrivati i crolli psicologici. Perché se dopo un tot di tempo quasi ti convinci che qualcosa non vada, quando poi arrivano gli annunci di gravidanza di altre persone... lì non reggi più. E a noi ne sono arrivati tre, a distanza di pochissimi mesi. Il 2020, e parte del 2021, è stato un periodo durissimo, sotto quel punto di vista, è stato come ricevere una marea di coltellate: dolorose, implacabili e che lasciano segni indelebili. Ma tu devi essere felice; l'egoismo non si addice agli annunci di gravidanza, tu devi sorridere, essere al settimo cielo per la notizia più bella che c'è. Amara felicità, questo è, purtroppo. Nonostante quei bambini siano poi la gioia più immensa.

"Quando qualcuno ti dice che è incinta e tu non lo sei mai stata, non sai mai che faccia fare. Quando qualcuna ti dice che è incinta e tu non lo sei mai stata c’è come qualcosa che ti esplode dentro. Un buco che ti si apre, in mezzo agli organi vitali, una specie di paura, stordimento, e, mentre accade tutto questo, tu devi festeggiare, perché la gente incinta è violenta e vuole solo essere festeggiata.
E non c’è spazio per il tuo dolore, per la tua solitudine. Tu devi festeggiare. Come l’albero di Natale che tengo acceso tutto l’anno in salotto, un albero di Natale assolutamente insensato che continua ad accendere le sue lucine, anche a luglio, fuori tempo massimo. Una festa continua senza nessuna natività. E io ho festeggiato." - Chiara Francini, da "Una ragazza come io"

Ma torniamo ai crolli psicologici. Ansia, attacchi di tachicardia, depressione e tristezza infinita. Il tutto sotterrato da sorrisi, per cercare di stare a galla. Aspettiamo che nascano i bambini, andrà meglio. Forse no, ma prima o poi succederà. E succede, amic* che siete in quella situazione, vi garantisco che prima o poi quel malessere lì svanisce, un po' per rassegnazione, un po' per sopravvivenza. E la cura è parlarne. Parlare di tutto, con tutti, senza segreti e tabù, perché l'infertilità e la difficoltà a concepire sono così comuni nella vita delle persone, ma non lo sappiamo perché tendiamo a nasconderlo, per vergogna, per costrutti sociali, per paura... E mille altri motivi.

Ma andiamo in vacanza, ci farà bene. Solo io e te. Torniamo all'origine, ritroviamo la serenità. E rassegniamoci all'idea che forse dovremmo chiedere aiuto a uno specialista, forse è questa la strada. Respiriamo, e che sarà sarà.


Settembre 2021

Due lineette. Due.
E sono scure, sono reali.
Non può essere vero.

E invece è così, c'è vita dentro di me e sta crescendo, la sento pulsare e poi scalpitare. Tre settimane, poi dieci, poi diciassette, poi venticinque, poi trentasette e così, in un baleno, tra lacrime e dolore, a maggio 2022 sei nato tu, Giulio. Figlio mio adorato e tanto desiderato. Tu che sei la luce che non riuscivo a vedere in quel periodo così scuro, nero come la notte e profondo come l'oceano. Tu che sei l'aria che non riuscivo a respirare durante gli attacchi d'ansia e di panico quando tutto sembrava perso, tu che sei la vita che pensavo di non poter dare e che ora sei venuto al mondo e sei finalmente con noi.

E ora sei qui.
Io sono ancora qui.
Noi siamo qui, con te.

Siamo nati e rinati con te.



E così rinasce anche il mio blog, dalla voglia di condividere qualcosa di più di una semplice caption su Instagram. Ovviamente spero di poterlo aggiornare più spesso e non far passare altri due anni tra un post e l'altro... Conto di farlo, con argomenti ben diversi dal solo makeup. Se mi seguite da tanto, sapete che non sono fatta per un solo argomento, ma per una moltitudine di cose, di esperienze e di emozioni. E ora anche il viaggio della maternità. 

Spero di vedervi qui, la prossima volta.

A presto,
Silvia

Commenti

  1. Grazie per aver arricchito la mia giornata con il tuo eccellente post sul blog!

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