HOW TO | RIDISEGNARE LE SOPRACCIGLIA

Sono lontani i giorni in cui per ridisegnare le sopracciglia usavo solo un ombretto e un pennellino angolato. Da allora, nella mia vita cosmetica si sono fatti strada più di un metodo e un prodotto per mettere a posto quei due peli che non mi abbandonano dall'età adolescenziale.





Se mi seguite da un po' (e se non è così, questo post vi chiarirà le idee) saprete che gli anni 2000 per me sono stati disastrosi a livello sopraccigliare: le ho spinzettate così tanto, così come andava di moda - bleah - che a un tratto hanno smesso di crescere, se non in punti comuni come il centro della fronte e pochissimo sotto l'arcata. A causa di questa mia sconsideratezza giovanile, mi ritrovo a dover ricostruire giornalmente le sopracciglia per dare al mio volto un aspetto meno alieno. In realtà mi piaccio pure senza sopracciglia disegnate, chiariamo, però quando trucco occhi e labbra è necessario che faccia anche le sopracciglia, da lì non si scappa. Escludo da sempre l'opzione tatuaggio semi-permanente: non sono pronta a fare i conti con una cosa così a lunga durata e personale, per cui da un po' anni a questa parte ho cercato il metodo migliore per riempire le sopracciglia e dargli un aspetto curato e possibilmente non finto. Non finto è la parola chiave: difficile quando hai parti prive di peli, perché lo stacco con la pelle è evidente a distanza di chilometri, ma prova e riprova alla fine, con pazienza e tanta pratica, è possibile superare anche quell'ostacolo.

Ho dato una chance ad altri prodotti per riempirle e vorrei farvi una panoramica di quelli che ho provato finora e raccontarvi come si comportano su sopracciglia rade come le mie, sperando di essere d'aiuto a chi è nella mia stessa situazione.

[N.B. Le foto sono state scattate con flash davanti a luce diretta, quindi è possibile vedere lo stacco con la pelle priva di peli di cui parlavo poco sopra, ma è decisamente meno vistoso a viso intero, in condizioni di luce naturale e dal vivo, questo ve l'assicuro!]

MATITE PER SOPRACCIGLIA


La matita per sopracciglia è forse il metodo più usato e conosciuto. Ce ne sono di tutti i tipi e marchi ma io ho trovato da subito quelle che fanno davvero al caso mio. Parlo delle Brow Divine di Nabla Cosmetics. Non mi dilungo più di tanto, potete leggere il post linkato sopra per sapere le mie impressioni iniziali, ma non posso che confermare che mi piacciono davvero tanto. Durano tutto il giorno su di me, la mina sottile e leggermente dura fa un lavoro certosino e preciso e soprattutto il sopracciglio non risulta finto, ma piuttosto opaco e curato. Ho utilizzato Neptune* in passato e ora sto usando Jupiter (qui in foto), la colorazione più scura di Neptune e che si uniforma meglio ai miei colori. Con piccoli tocchi è possibile ricreare l'intera arcata e, allo stesso tempo, riprodurre l'effetto del pelo sopraccigliare senza esagerare. Per una che ha pochi peli sopraccigliari è una vittoria su tutti i fronti: brand italiano, prezzo contenuto e ottima qualità. L'unica cosa che ho riscontrato, che non è un lato negativo ma mi ha lasciata perplessa, è che dal lancio delle Brow Divine, la parte esteriore delle matite è più cicciottella (non la mina, solo l'esterno) e questo mi ha un po' destabilizzata perché ero abituata a una presa più piccola e leggera. Nulla di grave, ma lo avete notato anche voi?

In ogni caso, le Brow Divine per me sono un WIN WIN WIN su tutti i fronti.


Tra le (poche) alternative finora provate invece ci sono due prodotti che non ho trovato affatto adatti alle mie esigenze; il primo è di Colourpop. Da qualche mese sto provando la matita Ultra Brow nella colorazione Black N Brown. Soprassediamo sul colore che è un po' troppo scuro per i miei gusti, ma questa matita ha un difetto enorme: è troppo morbida e cerosa. La mina non è appuntita ma squadrata quasi, e risulta difficile essere precisi nell'applicazione. Se avete manualità, ovviamente riuscirete comunque a usarla, ma il tempo che impiegherete a sistemare gli eventuali casini è decisamente uno spreco di tempo utile a fare altro. Se come me avete parti da ricostruire, non è di certo la matita che fa per voi, il fatto che sia così cerosa significa per me non avere controllo nell'applicazione: scivola sulla pelle e ti ritrovi con un sopracciglio gigante se non si fa attenzione.

Direi che anche no. MEH MEH MEH


L'ultimo prodotto simil matita è il recente Eyebrow Sculpt Automatic Pencil di Kiko, simile al Brow Definer di Anastasia Beverly Hills e il recente Goof Proof di Benefit. La particolarità sta nella mina a forma di diamante, più affusolata in punta e cicciottella alla base, che permette di riempire le sopracciglia con tocchi leggeri, in modo naturale senza risultare artificiale. E ci riesce bene, devo dire. Se non fosse che sono spelacchiata e ho bisogno di qualcosa di più preciso e piccolo. Per le mie esigenze temo non vada bene, anche se la uso lo stesso solo per riempire il centro delle sopracciglia, mentre per la codina, l'arcata e la parte anteriore uso qualcosa di più preciso per definire i contorni. Infine, l'effetto è troppo lucido per le mie preferenze, mi piace che quella zona sia opaca e nasconda la mancanza di peli, non che la enfatizzi.

Bene, ma non benissimo. MEH MEH

CREME PER SOPRACCIGLIA


La prima crema che ho provato in assoluto è stata anche la più rinomata, la Anastasia  Beverly Hills (scusate il typo nella foto) Dip Brow Pomade nella colorazione Dark Brown. Dopo di lei (o anche prima?) ce ne sono state tante, ma per quanto riguarda questa, mi sono trovata da subito bene. Forse è uno dei metodi migliori per camuffare l'assenza di peli sopraccigliari nel mio caso. Vi avviso, però, che è un attimo esagerare e sbagliare il quantitativo e ritrovarsi Marrabbio senza volerlo. Serve una mano leggera, un pennello angolato sottilissimo (Essence, I LOVE YOU!!) e tanta, tanta pazienza. Io solitamente per ricostruire le due arcate ci metto i miei 15 minuti buoni, non è quindi un metodo veloce prima di andare al lavoro ma, se avete del tempo da dedicarvi e siete in vena, ne rimarrete entusiasti. Io ricostruisco prima tutta la struttura esterna, arcata inferiore e codina e poi, con il pennello non più carico e preso di piatto, lo passo con tratti leggeri nella parte superiore, per evitare linee nette. Non le vogliamo le sopracciglia di Instagram, chiaro. Poi prelevo ancora un po' di prodotto e con tocchi ancora più leggeri ricreo l'effetto peletti nella parte iniziale. L'unico lato negativo è quando inizia a seccarsi, la pomade è più difficile da gestire: inoltre, quel barattolino contiene una quantità esorbitante di prodotto, non credo la finirò prima che si secchi del tutto.

Da parte mia, la dip brow pomade si becca un bel WIN WIN WIN


E termino questa carrellata di metodi per ridisegnare le sopracciglia con il nuovo arrivato in casa Jungfrau, il recente Brow Pot di Nabla Cosmetics, nella colorazione Neptune. Devo dire da subito, a scanso di equivoci, che mi piace tanto e lo uso molto volentieri. Ha una consistenza più dura e secca della ABH, e questo aiuta nella definizione perfetta del sopracciglio. Inoltre, il risultato è decisamente più opaco e questo è ben visibile nelle due foto qui sopra, oltre al fatto che dura un'infinità, non si muove di un centimetro neanche disturbando il sopracciglio con le dita. Niente, non si muove. Ho notato, però, che questo pot ha due difettucci, secondo il mio parere. Il primo riguarda le colorazioni: da Neptune a Uranus (la più scura) c'è troppo stacco e, sebbene riesca a lavorare Neptune su di me fino a un risultato abbastanza scuro che si intoni al mio colore di capelli, Uranus temo che sia troppo scuro anche per una morettona come me. Spero che in futuro mettano in commercio qualche colorazione di transizione, magari un Brow Pot Jupiter e qualcuno per le bionde e le rosse. Il secondo neo, ahimè, è l'asciugatura del prodotto: ho notato che la ABH si asciuga senza dar fastidio ai peli sopraccigliari, come se li scansasse volontariamente e si fissasse sulla pelle, mentre il Brow Pot rimane anche sui peli delle sopracciglia e tende a fissarli, indurendoli. Non è una cosa che mi entusiasma, devo dire, preferirei che le sopracciglia rimanessero più libere, meno costrette e incollate. Ma è un effetto che non pregiudica il risultato. Dal vivo non si nota, lo si nota solo toccandole. In ogni caso, penso che per una persona sprovvista di sopracciglia come me questa sia una grande novità e sono felice di non dover fare affidamento solo su ABH, non reperibile facilmente, o NYX (che vicino a me non esiste), ma facilmente reperibile sul sito Nabla o nei vari punti vendita che espongono in marchio. Infine, il prezzo è ottimo, contenuto e non esorbitante.

Per questi motivi, i Brow Pot si aggiudicano un bel WIN WIN.

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Devo dire che non saprei scegliere il metodo preferito, penso che, eccetto la Colourpop e la matita Kiko, tutti gli altri metodi siano interscambiabili per me. E dipende anche dalla giornata, se devo uscire qualche oretta di giorno, preferisco una definizione naturale con la Brow Divine: impiego poco tempo e mi sento in ordine. Se invece so che starò via tutto il giorno, fino a sera tardi, non posso che scegliere la Dip Brow o il Brow Pot, con cui sono sicura di ottenere un risultato perfetto e duraturo. L'ombretto da solo per ora l'ho accantonato, ma non del tutto: lo utilizzo spesso per ridefinire i contorni sotto l'arcata e la codina del sopracciglio quando voglio un effetto più pulito e preciso.

Insomma, ci sono 1000 e un metodo per ridisegnare le sopracciglia, da questo punto di vista sono felice di averne provato più di uno. Ridisegnarle potrebbe sembrare noioso (lo è, ogni tanto) ma personalmente è sempre divertente ricreare ogni volta una forma leggermente diversa, più grossa, più fine, più o meno definita e così via... Ogni giorno sono una Silvia diversa, in pratica! 

E voi quale metodo usate, se lo usate? Fatemelo sapere qui sotto, con un commento.
Spero di esservi stata utile, alla prossima!

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Eccetto le Brow Divine (ma non Jupiter, che ho acquistato da me), inviatemi come press sample in passato dall'azienda, tutti i prodotti sono stati acquistati da me o frutto di regali da parte di amici e conoscenti. Nonostante questo, non sono stata obbligata né pagata per parlare dei press sample inviatimi. Come sempre, le mie opinioni sono oneste, genuine e frutto dell'esperienza diretta con i prodotti. Per maggiori informazioni, leggere il Disclaimer.

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