IL MAKEUP CAMBIA A 30 ANNI | come affrontare il cambiamento

Questa estate compirò 30 anni.
Sipario. Applausi scroscianti.
Encore. Applausi. Sipario.
foto presa da: Luna Meets World

No, sul serio, per me questo è davvero un traguardo assurdo. Sono ancora in quella fase in cui non ci credi che ormai sei diventato adulto; fino a qualche anno fa ti scatenavi in discoteca, bevevi alcool a fiumi e non avevi preoccupazioni ('nsomma, le annaffiavi di vodka lemon e sparivano per un po', dai). Poi però ti giri indietro e no, cara, sono passati oltre dieci anni da quei ricordi. Ora sei grande, o almeno così ti dice la gente intorno a te. Sei adulta e, si spera, responsabile. Convivi con il compagno da un anno e mezzo, hai la testa sulle spalle, un lavoro precario ma che ti piace, sei nel fiore dei tuoi anni, pronta a figliare e a sposarti.

Dentro, però, ti senti ancora un po' post-adolescente nel pieno delle tue potenzialità, giovane, intraprendente e inarrestabile. E pure fuori, checcazzo. Non ho mica 90 anni, perdìo. Giusto, perché non è che a 30 anni la vita finisce, regà, qui la vita al massimo prende una strada meno trafficata e più signorile. Quelle strade di quartiere che sai essere meno pericolose, ma comunque piene di locali e posti interessanti e cinema e pub dove non ci si scazzotta, ma si beve allegramente. Capito no, la metafora? Insomma, più o meno so dove mi porterà questo nuovo percorso, ma se non altro, sono sicura di ciò che ho vissuto e di come l'ho vissuto. E vale anche per un discorso così frivolo come il makeup, perché si intreccia indissolubilmente all'idea che abbiamo di noi stessi, alla nostra anima e al modo in cui ci guardiamo allo specchio. Qualche anno fa, il makeup era un modo di esprimermi puro e semplice: più era stravagante e più mi sentivo "vista"; era il mio modo per gridare in silenzio: "Ehi, sono qui!". 

"Gridare in silenzio", Silvia, sai ancora scrivere ed esprimerti, allora? Pat, pat.

Erano smokey secolari, infiniti e scuri come la notte, lo erano altrettanto i rossetti che portavo sempre, anche la mattina alle 7 in stazione. Era la pelle super opaca e con le imperfezioni nascoste da muri di correttore. Era l'assoluta mancanza di punti luce e di difetti evidenti. Poi, verso i famosi "mid-20's" ho iniziato a virare, propendendo per qualche colore qui e lì, sugli occhi, sulle labbra. A volte i glitter. Ombretti shimmer?! Oh, yessa. Ora sì che brillo. Ora sì che mi vedranno. I rossetti scuri? Quelli non se ne vanno, tranquilli. Ho iniziato a scegliere il mio modo per esprimermi, sempre attraverso il makeup e la mia estetica, ma in modo più ricercato. Con trucchi ancora esagerati e squillanti, ma questa volta con una cognizione di causa maggiore e più ricercata.

E ora... 
E ora mi trovo a un bivio. Non so più come ritrovarmi. Sembra catastrofico a dirsi, ma non ho più 20 anni ahahaha. Negli ultimi tempi, trovo le mie palpebre sempre più sottili, leggermente cadenti ma soprattutto molto più sensibili; fare trucchi troppo elaborati sugli occhi mi riesce sempre più difficile. La mia pelle è notevolmente più bella con l'avvento di una skincare consolidata, ma sappiamo tutti che è soggetta a rughe d'espressione nei prossimi anni. Soluzione: resting bitch face perenne. No, dai, anche no. Ma la cosa più difficile da accettare è che, ahimè, negli ultimi tempi la mia voglia di osare e la creatività sono andare a scemare; affievolendosi, non spegnendosi del tutto, però. E devo prenderne atto. Accettarlo. Magari la creatività che avevo una volta nel makeup si è semplicemente spostata in un'altra direzione. O forse è solo sopita, chissà. Anche se non perfettamente, ora so chi è Silvia e in che modo, a 30 anni, il makeup la fa sentire se stessa, e felice. Ora gioisco vedendo la mia pelle luminosa, con un po' di illuminante in crema su zigomi, tempie, naso e mento. Con parsimonia, data la mia pelle grassa, ma non voglio più rinunciarci. Con un viso trasparente e imperfetto, e non murato dal fondotinta e dal correttore. Con makeup forse più semplici, ma non meno d'effetto. Con tecniche più mirate ed efficaci per le mie necessità. Con i labbroni scuri (e nude, e colorati!) e la matita fuori dal contorno per rimpolparle ancora di più. Oh, sì, le mie labbra non danno segni di cedimento e, potete contarci, sfrutterò questo mio tratto distintivo fino a quando non mi cadranno per terra! 

In questi ultimi anni prima dei 30 sto imparando che il cambiamento fa parte della vita, che serve tempo, ma che prima o poi lo si accetta e lo si abbraccia. Anche nel makeup, certo. Vorrei potervi dire che nulla cambierà e che saremo gli stessi di quando avevamo 20 anni. E lo saremo sempre dentro. Al di fuori è più dura, forse, ma la bellezza sta nello sguardo che ci rivolgiamo allo specchio ogni giorno. La bellezza è vedere i cambiamenti e saperli apprezzare, lavorarci su e trasformare quelli che gli altri definiscono difetti, in pregi e vanti. Io ho ancora un sacco di strada da fare, per accettare e per accettarmi, ma credo di essere sulla via giusta.

E voi a che punto del percorso siete?

Silvia

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